Inquinamento in casa: cosa fare per rimediare
Ieri pomeriggio, causa mal tempo, ho deciso di recarmi presso un grande centro commerciale sito nella mia città, per visitare principalmente un negozio di elettrodomestici ed elettronica, essendo questa ultima una passione personale che coltivo sin da quando ero bambino, anche se i miei studi scolastici e il successivo corso universitario, si sono orientati nel settore della chimica, soprattutto quella relativa alla produzione di fibre sintetiche.
Certo è che non ho mai abbandonato il mondo dell’elettronica, aggiornandomi costantemente con la lettura di riviste specifiche del settore, vivendo a pieno tutto ciò che è stata ed è la rivoluzione tecnologica introdotta dall’avvento dei pc.
Purificare l’aria nell’ambiente chiuso in cui viviamo o lavoriamo risulta quindi essere alquanto semplice, installando il purificatore d’aria.
Ma cosa è nello specifico il purificatore d’aria?
Questi apparecchi rappresentano una specifica categoria di elettrodomestici che risultano essere fondamentali per depurare l’aria presente all’interno dei diversi ambienti domestici. Sul mercato ci sono numerosi modelli che si adattano in maniera perfetta alle esigenze di ogni famiglia. Esistono ad esempio dei modelli unici per tutta la casa o altri che invece si possono collocare in un’unica stanza, magari quella più trafficata.
In commercio possiamo trovarne di diversi modelli: con il filtro (catturano le particelle presenti nell’aria, la riciclano immettendola poi pulita), con generatori di azoto (diffondono azoto nell’aria), purificatori elettrostatici (utilizzano al loro interno un sistema elettrostatico per catturare le polveri, rilasciando poi aria pulita).
I modelli più avanzati hanno la capacità di emettere anche fragranze profumate. Inoltre, alcuni modelli, oltre a fungere da purificatori, assolvono anche la funzione di deumidificatori. Scopri maggiori informazioni sul purificatore d’aria.
La mia esperienza con tali prodotti
Mentre osservavo i nuovi modelli di lavatrici, ho notato che c’era un gruppetto di persone intente ad ascoltare un dipendente del negozio che stava spiegando loro il funzionamento di quello che, successivamente, ho scoperto essere un purificatore d’aria. Incuriosito da tale argomento, mi sono avvicinato per ascoltare e, sinceramente, per valutare l’eventuale acquisto di detto purificatore.
Ciò che maggiormente mi ha colpito è stato il fatto che il ragazzo continuamente ripeteva che noi ci preoccupiamo dello smog cittadino e delle polveri sottili che siamo costretti a respirare durante una giornata trascorsa al di fuori della nostra casa, ma non ci rendiamo assolutamente conto che lo smog esiste anche tra le pareti domestiche, quelle pareti che a noi sembrano fungere da assoluta barriera di sicurezza contro tutto quell’inquinamento che esiste al loro esterno.
In realtà, l’aria delle nostre case e dei nostri uffici è più inquinata di quello che immaginiamo: oltre alle polveri sottili che possono penetrare dall’esterno per esempio quando cambiamo aria alle stanze, dobbiamo considerare anche i Voc, ossia i composti organici volatili, prodotti da diverse classi di sostanze chimiche e materiali cui siamo in contatto abitualmente. Tutte queste sostanze contribuiscono appunto all’inquinamento indoor, ossia all’inquinamento che si verifica all’interno degli edifici.
A testimonianza di quanto sopra detto, teniamo presente che alcuni disturbi, come irritazione degli occhi, mal di testa, nausea, torpore e sonnolenza, si manifestano all’interno dei luoghi chiusi e spariscono non appena si esce all’aperto.
Ciò dovuto essenzialmente all’azione assorbente di pareti, pavimenti, mobili e suppellettili varie. Oltre a questi sono inoltre presenti altre sostanze proprie degli ambienti interni, legati agli inquinanti propri e alle attività umane che vi si svolgono. Gli inquinanti propri degli ambienti interni sono rappresentati dalla polvere domestica, dai materiali con cui è costruita la casa e i suoi arredi, dai rivestimenti (pitture murali, vernici, pavimenti).
Ricordiamo inoltre che anche la nostra attività produce elementi inquinanti: quando si fuma tabacco, l’uso dei prodotti per la pulizia e la manutenzione della nostra casa, la combustione che si produce utilizzando stufe, caminetti o fornelli. Poi ci sono le sostanze che si liberano negli ambienti a seguito del riscaldamento degli edifici e delle attività di cottura dei cibi (monossido di carbonio, ossido nitrico, ossido di zolfo, benzene, formaldeide, composti poli aromatici e particolato sospeso, a seconda delle fonti di energia utilizzate) e i solventi organici che si liberano durante l’uso dei prodotti per la manutenzione e la pulizia delle case.
Conclusione e considerazioni finali
Tutte queste sostanze possono avere effetti nocivi sulla salute, sia in modo acuto, sia, come sempre più studi clinici tendono a dimostrare, a lungo termine.
È doveroso aggiungere anche il fatto che non respiriamo aria malsana solo nelle nostre abitazioni, ma in ogni luogo chiuso in cui siamo costretti a sostare. Si stima che le persone nei paesi industrializzati passano fino al 90% del loro tempo in luoghi chiusi.
Risulta quindi essere estremamente importante prendersi cura dell’aria che respiriamo nelle nostre case o in ufficio, perché costantemente, per 365 giorni l’anno, anche se con bassa dose, siamo costantemente sottoposti ad intossicazione.