Come inquinare meno l’acqua?
L’acqua inquinata non deve essere visto come un problema superficiale oppure secondario ma, al contrario, occorre che tutti quanti adottino dei comportamenti atti a prevenire che l’acqua possa essere in qualche modo contaminata e quindi che si possa creare una condizione di pericolo generale che deve essere necessariamente prevenuta per il benessere collettivo della popolazione.
Il problema dell’acqua inquinata
L’acqua inquinata rappresenta un grosso problema che deve essere necessariamente tenuto in considerazione con estrema attenzione dato che, nella maggior parte dei casi, questa situazione genera una serie di problematiche che non devono essere ignorate.
L’acqua degli scarichi, sia civili che industriali, dovrebbero essere sottoposte a un processo di decontaminazione che purtroppo non avviene con una certa frequenza ma, al contrario, nella maggior parte dei casi l’acqua sporca viene direttamente posta nelle acque pure, come quelle dei fiumi e laghi.
Quando questo accade si crea una situazione di potenziale pericolo complessivo per tutta la popolazione, visto che i batteri che contaminano l’acqua possono essere la fonte della diffusione di patologie come la salmonella, la malaria e diverse altre che sono letali per l’uomo.
Ecco quindi che, vista l’attuale situazione e il mancato controllo costante degli scarichi e dei sistemi di depurazione delle acque, occorre necessariamente adottare una serie di comportamenti che fanno in modo che la situazione possa essere in qualche modo tenuta sotto controllo, quindi che si possa preventivare un incremento dell’inquinamento delle acque, dettaglio molto importante che deve essere necessariamente tenuto sotto controllo.
Come evitare di inquinare le acque
Per evitare che le patologie prima descritte possano in qualche modo alterare le acque e causare problemi che non devono essere assolutamente ignorati, occorre adottare dei comportamenti che prevengono la contaminazione dell’acqua stessa.
Il primo di questi consiste nell‘evitare di versare gli oli, specialmente quelli di cottura, direttamente nello scarico del lavandino oppure del WC.
Quando si adotta questo comportamento, infatti, si rischia di contaminare oltre mille litri d’acqua con un semplice recipiente d’olio, che se bruciato contiene delle sostanze che alterano in maniera rapida l’acqua.
Il WC non deve essere utilizzato come pattumiera alternativa: spesso capita di buttare anche oggetti solidi che sono di decomposizione lunga.
Quando si adotta questo comportamento, infatti, non si fa altro che arrecare un grosso danno alla rete fognaria e di depurazione, quindi i costi di manutenzione aumentano e questo comporta anche una riduzione della frequenza dei controlli ai suddetti impianti, con tanto di incremento di inquinamento dell’acqua.
Bisogna anche evitare di effettuare i collegamenti abusivi di acqua pubblica con quella privata: questo potrebbe comportare un reflusso delle acque sporche del pozzo della propria casa, che andrebbe quindi a contaminare l’acqua pulita dell’intera rete idrica cittadina, causando non solo danni all’intero impianto, ma anche la diffusione dei germi e batteri responsabili della pesante contaminazione delle acque.
Infine i prodotti per la detersione dei piatti devono essere di natura bio, perciò è consigliato prevenire l’utilizzo di prodotti con una base acida o che contengano altre sostanze che possono alterare lo stato dell’acqua, creando danni anche all’impianto di depurazione.
Con questi comportamenti semplici, che riguardano una piccola modifica delle proprie abitudini quotidiane, si ha l’occasione di prevenire un’alterazione costante dell’acqua della rete idrica, evitando quindi che nascano complicanze di ogni genere.